venerdì 27 dicembre 2013

Il premestruo non giustifica tutto tutto tutto eh...

Ok...l'incipit era sufficientemente sessista? Ho catturato la vostra attenzione? Bene... perchè questo non vuole essere un post antifemminista... semplicemente una piccola lezione di letteratura greca.
Io vado matto per la mitologia greca... e mi è stato chiesto... (you know who you are..) di diffondere alle masse il mio sapere... il verbo e anche il complemento oggetto.
Se è vero che non è il mio mito preferito...è anche vero che questa storia superbamente sviscerata da Euripide è di un'attualità sconcertante...
Senza andare a rispolverare per forza di cose il delitto di Cogne, basta pensare agli innumerevoli delitti passionali che costellano la cronaca nera nazionale e non; è incredibile come l'essere umano riesca a trasformarsi in macchina di tale ferocia e crudeltà. Ma, che diamine, non sono qui per fare della sociologia (che scadrebbe velocemente in demagogia da quattro soldi) ma per illuminare le vostre ottuse menti con alico sapere classico... scritto a modo mio... spero divertente... anche se...a pensarci bene non c'è proprio un cazzo da ridere.

PREMESSA
La tragedia di Medea, è legata a filo doppio a decine e decine di altri miti. Tant'è che anche l'opera teatrale di Euripide ne riporta solo triste epilogo e lascia a un conciso "riassunto delle puntate precedenti" l'arduo compito di contestualizzare i misfatti.
Io farò lo stesso, ma non sono sicuro ne di essere conciso ne di essere esauriente.

PROLOGO
Medea è la figlia di Eete, re della Colchide, nonchè nipote nientepopodimeno che di Elio..cioè del Sole. Eete ha il vello d'oro. Giasone, eroe senza macchia e senza paura vuole il vello d'oro per rivendicare il suo trono in Tessaglia. Giasone s'è fatto un discreto mazzo per arrivare fin qui superando mille fatiche grazie ai suoi prodi compagni d'avventura sulla nave Argo. Con poca fantasia quest'allegra combriccola viene ribattezzata "gli Argonauti"... I miti sono come la palla di neve dei cartoni animati...parte piccolina alla cima del pendio e arriva al fondo è un enorme rotolone inarrestabile e devastante. Man mano che i miti passavano da aedo in aedo si colorava di nuove sfumatore, corollari, e miti aggiuntivi o collegamenti con altri miti. D'altronde, chi le declamava ci guadagnava la pagnotta e più riuscivi a tirarla per le lunghe più avevi un tetto sopra la testa e la pancia piena. Quindi i viaggi degli eroi si trasformavano in intricatissimi percorsi a ostacoli con imprevisti e probabilità che manco il monopoli...
E gran parte di questi patimenti perigliosi erano dovuti agli dei che si schieravano, per ragioni politiche, capriccio o noia...a favore o contro il nostro beneamato...generando così il bailamme di cui sopra.

FOOL FOR YOUR LOVING
Comunque...Medea...è vergine, giovane bella, inesperta. E fuori come un lampione. Ma questo si scoprirà in seguito. Giasone non ce la può fare a strappare il vello d'oro a Eete e allora le tre dee Era, Atena e Afrodite... stranamente in combutta, visto che di solito si caricavano di mazzate.. convincono Eros a scoccare una freccia d'amor nei confronti della giovine. Che non era solo figlia di un re, ma anche della più grande di tutte le maghe, tale Ecate...sorella di Circe (si, si, proprio quella di Ulisse e Enea).
Così grazie a unguenti, amuleti e salcazzo altro la giovane maga aiuta Giasone a fottere suo padre (ma fino a qui, niente di strano direi)...cosa che riesce alla coppia egregiamente.
Preso il prezioso pellicciotto Giasone scappa con i suoi allegri compari, la sua nuova amante e il fratello di lei. Lo sfigato Absirto.
Ora...la nave Argo era veloce, ma anche quella del re Eete non scherzava affatto. In più quest'ultimo aveva anche le balle sverse perchè in un sol colpo gli avevano fottuto figlia, figlio e monile. Quindi era lui stesso a dare il ritmo ai vogatori...e stanno quasi per raggiungere Argo quando il "buon Giasone" ha un'idea geniale.
Immaginiamo il dialogo tra i due amanti
"Senti Medea, tuo padre sta arrivando e mi farà un mazzo tanto se ci becca, scazza se uccido tuo fratello e lo butto in mare così lui è costretto a fermarsi per raccogliere il suo corpo?"
"Figurati tesoro, ma già che facciamo il lavoro facciamolo ben fatto...fallo a pezzi e buttalo un pezzo per volta, così papino è costretto a fermarsi più volte..."
Detto fatto...il macabro puzzle permette ai due di scappare e raggiungere le coste della Tessaglia...
Qui i due si sposano, ma le peripezie non sono finite.... Giasone ha ancora delle difficoltà a riavere il suo regno dal vecchio Pelia, ma con l'aiuto della sempre più diabolica Medea riesce a far fuori tutti quelli che si mettono sul cammino dell'allegra famiglia omicidi.
Giasone diventa re, Medea regina, hanno dei bellissimi bambini e vissero tutti felici e contenti.
Col cazzo...

'NA TRAGGEDIA
Eh già, non è nello stile classico far finire tutto a tarallucci e vino.
Sangue chiama sangue. E amore chiama pazzia
Infatti Giasone per rafforzare legami con dei regni vicini si trova "costretto" (non così a malincuore, pare che la fanciulla fosse giovane e mille volte più bella della ormai milfica Medea) a sposare Glauce, figlia di Creonte...re di Corinto..E fin qui nulla di male, se non che l'accordo pretendeva una forma di esclusività dell'unione. Quindi Medea avrebbe dovuto fare fagotto e andare in esilio
"Ma come?...Ho lasciato la mia casa, ho fregato mio padre, ho tagliato "à la julienne" mio fratello, ho fatto fuori nei modi più atroci tutti quelli che ostacolavano la tua ascesa e te mi liquidi così?" Giasone cerca di farle capire ma ormai lei è fuori di se dal dolore. E arriva il finale col botto.
Nel vero senso della parola
Dopo aver imbevuto una veste nuziale in un liquido infiammabile lo regala alla sfigata Glauce che prende fuoco come un cerino e correndo per la sala da fuoco anche a tutti i convenuti al banchetto che manco Robert Duvall in Apocalypse Now...
Non paga di questo, poichè Giasone è sopravvissuto, decide di sgozzare come capretti i SUOI figli, giusto per dargli un ulteriore dispiacere. Viene tratta in salvo dal nonno Sole su un carro infuocato trainato da serpenti poco prima  che il suo marito, un tantinello incazzato, riesca a passarla a fil di spada.
Ci sono diverse morali in tutto ciò
Mai fare la candela a tua sorella anche se ti propone lei di uscire col suo nuovo moroso
Mai fare incazzare tua moglie (con particolare riferimento a chi ha sposato una maga psicologicamente instabile imparentata con divinità dell'Olimpo)
Avere del FOILLE sempre a portata di mano
Se proprio vuoi un VELLO D'ORO compralo su Zalando che te lo spediscono direttamente a casa e hai anche il reso gratuito...





1 commento:

  1. Che dire? Volevo tue notizie e, invece di chiedertele di persona, obliquamente sono passata su FB. E da FB al blog il salto è stato breve...curiosa come una scimmia. Il post su "la letteratura-greca-de-noantri" è stato la ciliegina sulla torta. Nella famosa "rete" no, mi sentirei una balena sul punto di spiaggiare...ma qui ti sei guadagnato una follower! Anzi, per restare in ambito classicheggiante, una vestAle...

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